La Regina di Athelia: Le favole incompiute 4 by Aya Ling

autore:Aya Ling
La lingua: ita
Format: mobi
ISBN: 9788855312295
editore: Hope Edizioni
pubblicato: 2021-01-19T23:00:00+00:00

CAPITOLO 12

«NON È ANCORA MEZZANOTTE!» esclama Cecil. «La serata è appena iniziata, il ballo non può continuare senza la stella più splendente che la illumini.»

«Le mie più profonde scuse, Cecil» dice Edward, sostenendomi deciso con la mano sulla schiena. «La nostra tata si è appena licenziata e Kat è stata molto occupata nel prendersi cura di nostro figlio e a istruire quella nuova. Se non la porto a casa, potrebbe svenire dalla stanchezza.»

«La principessa sembra davvero affaticata» interviene Lady Cecil. «La sua salute è, ovviamente, di estrema importanza per tutti noi. Non vediamo l’ora di vedervi di nuovo.»

Quando avevo sbadigliato, Lady Beaufort mi aveva portato in un angolo e si era presa cura di me, mentre suo marito mi aveva procurato una tazza di cioccolata. «Vi darà una sferzata di energia» aveva detto. Lo so che stanno cercando di entrare nelle mie grazie, ma sono grata lo stesso. Quando ho finito la cioccolata, ho notato che Gwen non stava più parlando con Edward, ma con Lord Sunderland. Sembra meno animata quando discute con lui. Non lo conosco bene ma, a giudicare solo dall’aspetto, scompare in confronto a Edward.

Poi è arrivato mio marito e gli è bastato guardarmi un attimo per insistere nel tornare a casa. Ho opposto una debole resistenza, obiettando che non potevamo andare via così presto, ma lui è stato irremovibile.

«Andiamo a casa.» La sua mano, decisa e risoluta sulla mia schiena non mi ha permesso di discutere.

C’è silenzio in carrozza sulla via del ritorno. Edward guarda fuori dal finestrino, una mano sul mento, evidentemente assorto nei suoi pensieri. Mi chiedo se sia infastidito da me. A causa mia ha dovuto lasciare prima il ballo: è maleducazione visto che siamo stati lì solo per un’ora.

Eppure non posso esserne dispiaciuta. La mia mente stordita dal sonno mi ha impedito di pensare in modo chiaro, mentre Edward era occupato con Derry e Gwen. Non avremmo raggiunto il nostro obiettivo di convincere Cecil a sostenere la legge per la qualità dell’aria. Cecil è un differente tipo di avversario. Sembra un anziano gentiluomo cortese, ma non possiamo sottovalutarlo. È intelligente nel sottolineare che il suo punto di vista ha anche dei benefici. Per adesso non abbiamo nessuna possibilità di persuaderlo a smettere d’inquinare l’aria e mettere in pericolo la salute delle persone.

Riesco a stento a ricordare come siamo tornati a casa. Mi sono addormentata nella carrozza, e Edward mi ha quasi trasportato attraverso il cortile e su per le scale. Mi guida verso la sua camera da letto e chiude la porta.

«Come ti senti?» mi chiede, accendendo una lampada. C’è silenzio totale nell’appartamento, neanche un vago suono del pianto di Eddie. Nora è più capace di quanto mi aspettassi.

«Sto bene.» Riesco a fare un sorriso. «Mi dispiace tantissimo, Edward, per averti fatto andare via prima dal ballo. Non avrei dovuto, proprio quando stavi discutendo di cose importanti con Lady Gwendolyn...»

«Non era urgente. Volevo scambiare una parola con il ministro delle finanze di Moryn, ma potrà essere organizzata una riunione in seguito. La tua salute è la mia priorità, Kat.

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